Le lettere di Agnese
- Fabiana
- 19 ago 2024
- Tempo di lettura: 13 min
Aggiornamento: 20 ott 2024
Anniversario
Oggi è il giorno più bello…Ho un sorriso che non riesco a contenere di non so quanti denti…Tobia mi ha regalato l’anello di fidanzamento per ‘ufficializzare’ la nostra relazione. Dopo due anni insieme, una convivenza imminente e un matrimonio programmato pensavo che già fosse ufficiale.
Ma lui ha delle idee sue, come l’anello ad esempio, gli avevo detto tantissime volte che per me doveva essere solo uno e non tanti…Che senso ha farne tanti? Non si perde il reale significato così? Mi sembrava anche d’accordo ma evidentemente non era così…E sono contenta che abbia fatto di testa sua…Quando aprii la scotola a stento trattenni l’emozione…
Eccomi qui che lo guardo in continuazione, questa è la goccia più preziosa al mondo.
La verità è che avevo visto questa piccola scatolina colorata che spuntava da dentro la sua valigia ma non toccai nulla…Ancora di più quando prese la scatolina e la mise nella mia borsa, lì capii tutto. Mi piacerebbe dire che non mi aspettavo quel tipo di anello ma non è vero, lui e la madre qualche settimana prima sierano fatti sfuggire qualche informazione di troppo.
Questo è Tobia. Tenero imbranato.
La prima cosa che feci appena ricevuto l’anello fu fare qualche foto da mandare ai miei e a mia suocera (so che c’era lei dietro questo inaspettato regalo, era un modo per ringraziarla), Eride, una donna straordinaria nel rovinare qualsiasi momento, soprattutto quelli più belli. Potevo sentire la sua voce stridula anche attraverso il testo del messaggio che mi sgridava ‘hai messo l’anello in modo sbagliato va messo all’incontrario’. Grazie Eride, davvero, come farei senza i tuoi preziosissimi e sempre richiestissimi consigli.
A parte questo, la serata è stata un sogno a occhi aperti, eravamo a cena fuori con una vista meravigliosa, tutto come m’immaginavo…Si respirava romanticismo e impazienza del futuro. Guardavo Tobia e pensavo che avrei passato il resto della mia vita con lui. Niente più mi preoccupava né quei brutti messaggi anonimi che mi arrivano né le guerre della sua famiglia. Sentivo che con lui al mio fianco potevo affrontare il peggio.
Questo anello è una promessa, l’impegno a essere migliori di ieri e soprattutto a non cadere più negli errori del passato.
Sempre peggio
Sento che se non scrivo faccio un casino!
Finalmente sono a casa…Non c’è la facevo più…Ma perché ogni volta dev’essere sempre peggio? Poi hanno pure la faccia tosta di chiedermi ‘Perché non vieni più a casa nostra?’ È normale, sfido chiunque a sopportare di stare più di 10 minuti con la famiglia Fuernnis, figuriamoci una cena intera!
La famiglia modello, non si perdevano un solo evento (soprattutto a quelli dove si mangia) e poi? Appena mettono piede in casa cadono le maschere, questo ci sta, chi è che non lo fa? Siamo tutti così, casa è quel luogo in cui sentirsi al sicuro, dove possiamo essere veramente noi stessi. Ma loro erano esagerati.
Soldi, eredità, lamentarsi in continuazione degli altri (argomento preferito: la famiglia) insomma loro erano i buoni di ogni situazione. MI limitavo a guardarli senza parole, Ma davvero non si rendono conto di come si comportano con gli altri? Evidentemente no, erano convinti di stare nel giusto.
Ogni momento con loro, in casa e fuori, si trasformava in una guerra e il più delle volte Eride si sfogava su di me. Tobia abbassava la testa quando sua madre parlava e io cercavo di alleggerire quel momento, ormai non mi aspettavo più che lui mi difendesse. L’importante è avere la pancia piena.
Non so quante volte avrei voluto alzarmi, mandare tutti al diavolo e andarmene via ma non potevo, quello che ci avrebbe rimesso di più era proprio Tobia e trovarsi tra due fuochi poteva avere effetti negativi su di lui, non avrebbe retto. Il ragazzo ha già i suoi problemi, nascere in quella famiglia ad esempio, se mi fossi messa anche io…
Spero solo di reggere senza farmi troppo male…Per ora mi faccio una bella camomilla, doppia.
Psicologa su richiesta
Finito il primo semestre non mi restava che ripetere per la sessione, fortunatamente sono a buon punto e quindi posso rilassarmi e prendere le cose con calma. Passare questo tempo con Tobia mi sembrava un’ottima idea, quindi abbiamo deciso di passare qualche giorno nella vecchia casa dei suoi nonni.
Io volevo riposarmi lui voleva che andassi a stare in ufficio da lui e aiutarlo. Ma ho rifiutato categoricamente, anche se mi dispiaceva ma stare lì con lui mi faceva sentire inutile.
Quando potevo andavo a dare una mano, all’inizio ero anche felice di poter dare una mano…Ma oltre a fare le fotocopie e accendere la radio non facevo. Non mi ha mai fatto vedere cosa facesse concretamente, lo guardavo senza capire e quando chiedeva mi diceva che poi mi avrebbe spiegato…Beh, sono due anni e questo poi non è mai arrivato. Mi mettevo al suo fianco, e quando gli andava mi baciava e mi diceva cosa fare. Questo era. Una sorta di bella statuina o animale di compagnia. Era diventato denigrante, preferivo impiegare il tempo in qualcosa di diverso.
Quella mattina mi sarei fatta un giretto, mentre mi preparavo sentii bussare.
Non ci potevo credere, se mi fossi preparata 5 minuti prima… Mi avvicinai alla porta, l’aprii e vidi Eride sorridente, la faccio accomodare e oltre ai soliti convenevoli, ciò che mi ha colpita e mi porta a scrivere queste poche righe è tutto quello che mi ha detto…Non ero abituata a sentirla lamentarsi del marito, questo poteva essere interessante.
Così come un fiume in piena mi raccontò tutto, di come il marito controlli le finanze a casa e non le faccia mai fare la spesa, di come le cose siano cambiate quando lei ha scoperto che lui la tradiva con l’amica.
Questa mi era nuova, un tradimento?
Così lei iniziò ad andare dalla psicologa ma ormai le cose erano rovinate, ricordo che disse ‘stiamo insieme per i figli’. Non sapevo cosa dire, cosa fare, ero lì in vece di psicologa su richiesta…Ma una ragazza di 25 anni, che studia chimica, fidanzata con suo figlio che cosa può fare? Capii che aveva un grande bisogno di aprirsi e buttare fuori tutte quelle cose che non si possono dire a tutti…Ma l’aveva fatto con la persona sbagliata…Per quanto volessi aiutarla oltre un abbraccio e la promessa che non l’avrei mai detto ad anima viva, non potevo fare. Mi sentito impotente e iniziai a capire del perché era così…L’infelicità porta alla frustrazione…Potevo quindi giustificarla di tutto quello che diceva? Non lo so, ma da ora vedrò tutto con occhi diversi.
Quella mattinata mi aveva lasciato l’amaro in bocca. Decisi di trascorrere del tempo con lei.
In giro
Avete presente quando si aspetta quasi una settimana il giorno di riposo? Beh questa domenica è stata la più stancante degli altri giorni.
Io e Tobia siamo andati a vedere i mobili per casa nuova e ovviamente mia suocera doveva esserci e così ho chiamato anche i miei genitori, avevo bisogno di un forte supporto emotivo, psicologico e fisico dovevano sostenermi e trattenermi (in caso di necessità) in quella che sarebbe stata un odissea.
Nelle settimane precedenti non ha fatto altro che farmi vedere riviste di arredamento in tutto in stile super moderno come piaceva a lei, dispensava consigli e organizzava gli spazi a testa sua. Aveva dimenticato che ormai si era trasferita da un’altra parte.
I miei gusti rispecchiano molto lo stile boho chic, questi colori chiari, che riportano a una vacanza estiva in un posto rilassante, che trasmettono positività… Spero di aver reso l’idea.
A lei e il figlio piacciono le stesse cose spigolose e prive di anima.
Il giorno e la notte praticamente.
Dovevo ‘combattere’ non con una ma con due persone.
Abbiamo cercato di trovare un compromesso e una via di mezzo girando 8 negozi in un solo giorno, mangiando un tramezzino di un distributore perché non potevamo perdere tempo.
Vorrei ringraziare tutti i ragazzi che ci hanno accompagnato in questa sfida, lo so che è il loro lavoro, ma avere clienti come Eride significa affrontare il boss finale di un videogioco.
Alla fine siamo riusciti ad accontentare tutti (Eride) ammetto di aver ceduto un tantino già alla fine del terzo negozio. Mi sarei accontentata come facevo da due anni, ma non per tutte le stanze, solo quelle che ci avrebbero regalato i miei suoceri, per le altre no. A mali estremi.
Così finì quella straziante giornata, ho i piedi gonfi e pieni di vesciche. A letto senza cena e stanchi morti.
Il grande giorno
Oggi è il grande giorno, il primo di convivenza.
Che passo importante. È possibile sentirsi più adulti dopo una convivenza?
Certo ora sono un po’ più lontana dai miei genitori e dalla facoltà ma Milano è ben servita con i mezzi quindi non sarà un problema.
Il palazzone d’epoca, era il vanto dei miei suoceri.
Peccato che ‘d’epoca’ significa vecchio e fatiscente non so per quale miracolo stia ancora in piedi.
Sei piani, SENZA ASCENSORE. E noi siamo al quarto ma tanto ‘Siete giovani vi fa bene camminare’. Ci mancherebbe.
Questo era il compromesso per vivere insieme, ho dovuto lasciare l’attico che mi avevano regalato i miei in centro città per venire a vivere qui…Cosa non si fa per amore.
Perché ‘Tobia lavora qua e non può fare avanti e indietro, al massimo nei weekend ogni tanto potete tornare all’attico’.
Tutta la famiglia Fuernnis aveva messo i paletti, almeno su una cosa erano d’accordo, raro ma quando ci sono i loro interessi in mezzo…
‘Anche io ho famiglia qui e frequento l’università, ma prendo i mezzi di trasporto. Un ora all’andata e una al ritorno non è definibile ‘distanza’ con la macchina poi, è ancora più comodo. Per me non ci sono problemi, io nei weekend verrò a stare qui.’
Ricordo ancora gli occhi di tutti sbarrati per la sorpresa, non si aspettavano che parlassi.
Tutti sappiamo che Tobia non si sposterebbe da quel luogo nemmeno per tutto l’oro del mondo…Eppure quante altre cose meriterebbero di essere viste e magari vissute? Dico solo che per quanto possa essere bello e comodo il proprio orticello è sempre lo stesso…
Anche noi come coppia dobbiamo tenere presente le loro esigenze.
Quelle rare volte che andiamo a mangiare da qualche parte dobbiamo invitarli... O quando riusciamo a organizzare un uscita o un weekend fuori dobbiamo organizzarci tutti insieme.
All'inizio della relazione eravamo solo noi due, rimpiango quella pace...Dopo nemmeno un paio di mesi divenne insistente nel portarmi a casa a conoscere i suoi, non ci vedevo niente di male anzi, mi sembrava facesse sul serio…E’ logico che all’inizio ci si mostra sempre gentili e disponibili infatti ancora oggi ricordo in particolare una frase di Eride 'Considerami come una mamma'. Se allora rimasi piacevolmente colpita, ora quelle parole mi suonano in maniera ben diversa per ovvie ragioni…
Se avessi saputo avrei temporeggiato fino al giorno del matrimonio.
Da allora tutti insieme appassionatamente. Dopotutto siamo pur sempre una grande famiglia e non tutte sono uguali… E io voglio far parte di questa famiglia, se pur incasinata e davvero molto problematica è dove il mio fidanzato è nato e cresciuto e posso solo nutrire rispetto e gratitudine per averlo messo al mondo.
A modo loro sono stata accolta…
Mentre scrivo ripenso a tante altre cose che terrò per me… Una cosa è certa. Questa convivenza serve per tutti, inevitabile quanto necessaria potrebbe diventare un importante momento di riflessione e di consapevolezza…Vedremo.
Sconosciuto
‘Vi potete pure sposare ma io è Tobia rimarremo sempre amanti’
‘Inutile che fai tutto, noi resteremo per sempre insieme’
‘Dopo quanti minuti ha chiesto di sposarti?’
‘Perché non ti fai da parte? Sarebbe ora’
‘Il tempo mette ognuno al proprio posto. Ogni regina sul suo trono. Ogni pagliaccio nel proprio circo’
‘Ma nn hai caldo? Così coperta di ridicolo?’
‘Partire da una scimmia ed arrivare a te nn la definirei evoluzione’
‘Davvero, vorrei parlarti, ma nn so abbaiare’
‘Sindrome dell’ape: persone che si sentono regine ma che in realtà sono insetti’
‘Sogna ragazza sogna’
‘Nn c’è paragone e mai ci sarà’
‘Il tappeto della famiglia’
‘Ascolta, visto che sei sul piedistallo, nn è che mi pulisci il lampadario?’
Non so cosa mi infratisce di più se gli errori grammaticali o le frasi di facebook del 2010. Ammetto che non sempre ho preso queste frasi con ironia, ma dopo anni di messaggi anonimi ci fai il callo. E due risate.
Ricordo il prima messaggio arrivato in piena notte, ero sola nella mia stanza. Non chiusi occhio, e pensavo a quelle righe che dicevano in sostanza che Tobia mi tradiva e lo avrebbe sempre fatto.
All’epoca ne parlai con Tobia, ovviamente non credevo a una sola lettera ma ero curiosa di sapere chi potesse scrivere una cattiveria del genere ma lui la prese alla leggera disse semplicemente che era una persona gelosa di lui. E così sia… Mi veniva in mente una sola persona che era palesemente scontenta della nostra relazione.
Da quel messaggio ne arrivarono altri ma non li riporterò qui…Alcuni è meglio scordarli.
Questo sconosciuto aveva più di un problema con me, era diventata una questione personale ecco perché a Tobia parlai solo di quel messaggio…Fin dove si sarebbe spinto?
A volte tornano
Scrivo perché sono un po’ confusa e ho bisogno di mettere in ordine le idee, nero su bianco dovrebbe essere semplice.
Oggi è saltata la lezione all’università e così sono rimasta a casa, questa mattina mentre preparavo la colazione sento il telefono di Tobia vibrare mi avvicino e leggo un nome che conosco bene, Tania.
Cosa può volere la fidanzata di suo cugino da Tobia alle 6.30 di mattina? Nel mentre sto per rispondere la chiamata finisce e leggo un’anteprima di un messaggio ‘Ci vediamo per un caffè verso le 10? A quell’ora sono in pausa’.
Penso al peggio, sicuramente lei e il ragazzo hanno litigato e vogliono mettere in mezzo Tobia e lui non sa dire di no alla famiglia…Prevedo tempesta…
Continuo a fare quello che stavo facendo e sento la sveglia suonare ma anche durante la colazione Tobia non mi dice niente di quel messaggio, feci lo stesso e così con la solita fretta mi salutò e scappò a lavoro.
Non ho mai capito fino in fondo quella ragazza.
Di lei sapevo poco, non abbiamo mai parlato granché non dovevo starle troppo simpatica, la cosa era reciproca ma avendo la stessa età speravo di avere delle cose in comune…Studiava beni culturali ma ha dovuto fermarsi per qualche anno per dei problemi personali…Più di una volta ho provato di parlarne del più del meno ma o mi ignorava o mi rispendeva a monosillabi…Quindi ci ho rinunciato…Ma sento che abbiamo tante cose in comune e oltre ai pregiudizi potremmo perfino diventare amiche…Ci vuole il momento giusto…Ho chiesto a Tobia di darmi qualche dritta visto che hanno instaurato un bel rapporto di complicità, direi fraterno tanto da sentirsi e vedersi spesso…Quindi perché non dirmi di quel caffè? Cosa c’è di diverso dalle altre volte? La mia visione cambiò dopo la telefonata di Tobia ‘Scusami Agnese, ma oggi c’è parecchio lavoro da fare, finirò sicuramente tardi, ci sentiamo questa sera.’
E così alle 9.30 scesi di casa, non ne vado fiera, ma non mi piace vivere nella nebbia.
Ammetto di essermi vergognata come una ladra, passare lì per caso…Al nostro bar preferito…Sapevo di trovarli. Lo chiamai ma riattaccò.
Mi sentii una stupida, stavo per girare i tacchi e andarmene quando mi accorsi di cime la guardava…All'inizio quello sguardo era solo per me…La sua mano era su quella di Tania e l’accarezzò e poi…Il foglio si sta riempiendo di lacrime se penso a quel bacio delicato e furtivo…Non ho potuto assistere a quello spettacolo fino in fondo perché l'ansia mi stava divorando...E in quel momento era più importante placare un eventuale attacco...
Demoni
Ho bisogno di parlare con qualcuno
non ce la faccio più la situazione sta degenerando e non riesco a trovare una soluzione
questo doveva essere il mio sogno che si realizza invece sto vivendo un incubo
i vecchi demoni che uniscono ai nuovi diventano più forti
fa male
fanno malissimo tutte queste bugie e tutte quelle parole vuote e rassicuranti…
Lui non mi vede non mi guarda ma io non esisto
nei suoi occhi non vedo nemmeno più il mio riflesso ci ho messo anni per uscirne e ora ci sto ricascando
non ho voglia di mangiare voglio solo vomitare tutto questo schifo
Un girasole per te
Oggi sono andata a trovare un vecchio amico…
Alla sua foto sbiadita su quel marmo grigio ho posto un mazzo di girasoli e abbiamo avuto una di quelle nostre conversazioni… Come non succedeva da anni…
Anche dove si trovava ora riusciva conservava lo stesso carattere, severo, schietto ma gentile.
Domenico non cambiava mai…Mentre scoprivamo il mondo lui conservava quella purezza e quella umanità in cui mi rifugiavo e io cercavo di imparare tutto da lui…
Lo stesso mondo che ha compreso quanto lui fosse troppo per questo universo…Fin quando il suo cuore continuerà a battere nel mio petto non sarà mai abbastanza lontano…
Non scrivo solo per ricordare il mio primo ed eterno amore, ma per ricordarmi le sue parole di oggi ‘Quello che non vedi è più forte di quello che vedi. Non farti accecare dal tuo modo impetuoso di vivere ma segui le sensazioni e i brividi sulla tua pelle...’.
Presenze? Subconscio? Sesto senso? Sapevo più di quanto volessi affrontare veramente?
IO SENTO FORTE E CHIARO CHE C’E’ QUALCOSA NELLA STORIA CON TOBIA CHE MI SFUGGE PER UN SOFFIO, SENTO CHE E’ UNA COSA GRANDE PIU' GRANDE DI ME…
Ricucire
Non ho mai imparato a usare ago e filo. Oggi ho provato a ricucire lo strappo ma non ho fatto altro che pungermi.
Anche se ho le dita indolenzite domani ci riproverò…Magari userò un ditale…
Nausea
Oggi è una pessima giornata, sono piena di dolori e mi disgusta tutto…Ho provato a chiamare Francesca ma non mi ha risposto…Come dalle torto…Da quando mi sono fidanzata ho perso i contatti con tutti quelli del gruppo e…E’ arrivata mia suocera a controllarmi, ma ci sono delle cose che devo dire…’Ciao Francesca lo so che non ci sentiamo da tanto ti chiedo scusa…Sembra assurdo ma non so a chi raccontarlo…Ma qui la situazione è strana non ti fidare di loro fallo per te e non far leggere questo messaggio...Ti prego...’ Non posso dirlo per telefono o qui, ciò che scrivo è visto... Sono caduta nella tela del ragno e non so come liberarmi...
La decisione
‘Ciao Tobia, quando leggerai questa lettera io sarò già andata via. So tutto, ho fatto finta di non accorgermi dei tuoi continui tradimenti solo perché speravo fosse solo un momento, ma sono tre anni che questo momento va avanti...E poi come se non bastasse vedo l'album del tuo matrimonio...Quindi per tre anni cosa siamo stati? Amanti? L'dea mi fa schifo, come tutte le bugie che mi hai raccontato. Non voglio vedere né te né la tua famiglia che abilmente ti ha retto il gioco. Salutami tua moglie.
Addio
Agnese’
Ormai scrivere è la valvola di sfogo a cui non posso rinunciare, quindi è giusto che lo dica almeno alle lettere che mi hanno accompagnato in tutti i momenti…Ma questa relazione è stata uno sbaglio e lo sapevo. Troppo diversi per capirsi, troppa fretta per cancellare gli errori del passato. Ma io non sono il rimpiazzo di nessuno e nemmeno una moglie da collezionare. Se Tobia mi avesse amato anche solo la metà di come andava a dire a tutti molto probabilmente non saremmo arrivati a questo punto. Ma la strada che ha scelto è quella più vicino a lui e al suo mondo.
Sento bussare alla porta e girare la chiave, è lei. Sarà meglio che inventi una scusa per farla andare via prima di fare le valigie
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
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